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Colbert, Jean Baptiste.

Ministro francese. Celebre amministratore e finanziere, iniziò la sua attività nel 1643 alle dipendenze del segretario di Stato Le Tellier; nel 1651 fu amministratore privato del cardinale Mazzarino e nel 1656 suo intendente. Dopo aver provato a Luigi XIV le malversazioni dell'intendente Fouquet (1661), fu ammesso al consiglio delle Finanze del regno. Nel 1665 divenne controllore generale delle Finanze; nel 1669 fu nominato segretario di Stato della Casa del re e della Marina. In trent'anni di attività amministrativa C., convinto mercantilista, riorganizzò il mondo giudiziario, ordinò la contabilità dello Stato con bilanci preventivi, centralizzò l'amministrazione e raggiunse il pareggio del bilancio. La sua attività fu spesso ostacolata dalla politica di Luigi XIV, soprattutto dalle dispendiose campagne militari. Costretto a controfirmare l'atto di revoca dell'editto di Nantes (1685), C. dovette poi accettare la fuga dalla Francia di tecnici e specialisti delle manifatture che, come protestanti, furono costretti a emigrare. L'Impero e molte nazioni europee ostacolarono e combatterono la politica economica francese che portava al sorgere di nuove imprese protette, come emanazioni regie, con esenzioni fiscali e premi (per fabbriche di merletti, seterie, ceramiche, velluti, cappelli). Si sviluppò una grande attività tecnica e amministrativa che favorì l'ampliarsi delle vie di comunicazione, con la costruzione di case e canali, l'incremento della marina mercantile e la fondazione di due grandi compagnie privilegiate (per le Indie Orientali e le Indie Occidentali). Il colbertismo fu ostacolato da privilegi di origine medioevale, oltre che dal dissesto dovuto alle spese di guerra e agli sperperi della corte. Ma fu soprattutto la situazione politica generale a danneggiare l'agricoltura in favore dell'industria e la stessa attività marinaresca e coloniale venne ostacolata dalla maggiore organizzazione di Olandesi e Inglesi, sorretti dall'appoggio di protestanti francesi esuli. L'Ordonnance du commerce (1673), definito il primo codice di commercio degli Stati moderni, e l'Ordonnance de la marine (1681) restano le grandi innovazioni di C. Fu una figura di grande importanza anche nel campo della cultura e dell'arte, svolgendo una vasta e molteplice attività, circondato dai migliori artisti dell'epoca. Sovrintese alle costruzioni reali (Tuileries, Louvre, Versailles), incrementò l'attività delle manifatture di arazzi e di mobili della corona, costituì il gabinetto delle stampe del re e ampliò, con oculati acquisti dalle migliori collezioni, le raccolte d'arte reali, curandone poi la nuova sistemazione, primo nucleo del museo del Louvre (Reims 1619 - Parigi 1683).